L’abitualità nel delinquere rende il fatto non tenue ma manda necessariamente in galera

Ai fini della ricorrenza dell’abitualità nel reato quale presupposto ostativo alla configurabilità della causa di non punibilità prevista dall’art. 131-bis c.p., il comportamento è abituale quando l’autore, anche successivamente al reato per cui si procede, ha commesso almeno due illeciti, oltre quello preso in esame, ma tale profilo non può invece impedire in assoluto l’ammissione dell’imputato alla pena sostitutiva (Cassazione penale, Sez. V, sentenza 20 ottobre 2025, n. 34243).

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