Niente affido del cane senza la prova di un rapporto affettivo con l’animale

Il giudice del merito – qualora escluda la sussistenza di una famiglia di fatto, anche in base alla carenza del requisito minimo della convivenza e vista la brevità della relazione – può negare il diritto di visita all’animale di affezione, allorché emerga la carenza di prova dell’instaurazione di un rapporto significativo tra la ricorrente e il cane. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. II, ordinanza 24 marzo 2023, n. 8459.

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