Phishing: è il correntista che deve provare il furto dei dati di accesso al conto on line

Con sentenza del 14 aprile 2023, il Tribunale di Savona ha respinto la domanda risarcitoria di un correntista per bonifici bancari dallo stesso disconosciuti. Ad avviso del Tribunale, quando la sequenza causale che ha determinato il danno sia stata innescata dalla disponibilità dei dati di accesso al conto corrente (nome utente e password) del correntista, senza che sia stato possibile accertare la concreta modalità con la quale i terzi ne sono venuti in possesso, deve presumersi la colpa del correntista medesimo che ne aveva esclusiva disponibilità e custodia.

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