Diffamazione via e-mail: la competenza si radica nel luogo in cui il messaggio viene scaricato

Nel caso di mail a contenuto diffamatorio, il reato si consuma con il “recapito” della missiva elettronica presso il computer del destinatario. È in quel momento, dunque, che, secondo la sentenza n. 38144/2023 della Cassazione penale, si radica anche la competenza a giudicare.

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