L’attività di verifica dei crediti nel procedimento di prevenzione conferisce al giudice delegato poteri officiosi di accertamento

La sentenza 15 novembre 2023, n. 46099 della Corte di cassazione penale opera una approfondita ricognizione dei poteri come competono al giudice delegato nell’udienza di verifica della domanda di insinuazione proposta dai creditori del proposto o, comunque, dei cespiti confiscati (nella specie società e consorzi). In particolare, la pronuncia riconosce al giudice la facoltà di dichiarare la prescrizione dei crediti azionati (nella specie da due legali per competenze professionali allegate come non saldate), contrariamente a quanto accade nelle procedure concorsuali in cui è onere del curatore provare la sussistenza di fatti estintivi o modificativi della pretesa creditoria. Dall’esclusione del proposto nella fase della verifica dei crediti e dalla mancata assegnazione all’amministratore dei beni confiscati della rappresentanza dello stesso discende la non deferibilità da parte del credito, cui la prescrizione sia stata opposta, di deferire giuramento decisorio.

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