Illegittimo il sequestro dei beni dell’indagato per corruzione per un ammontare superiore alla tangente incassata

Pronunciandosi su un caso “lituano” in cui si discuteva della legittimità delle decisioni delle autorità giudiziarie che avevano, per quanto qui di interesse, disposto il sequestro dei conti bancari di un soggetto, indagato per corruzione, compresi i suoi redditi futuri, e della sua automobile per circa due anni, senza tener conto delle sue condizioni di salute e personali, per un ammontare superiore rispetto all’importo corrispondente alla richiesta risarcitoria presentata dalla persona offesa (Ministero della Salute), la Corte EDU ha ritenuto all’unanimità, che vi era stata la violazione dell’articolo 1 del Protocollo n. 1 (protezione della proprietà) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, oltre ad una serie di violazioni ulteriori della CEDU (Corte EDU, Sez. II, 19 dicembre 2023, n. 14139/21 – N. c. Lituania).

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