Antitrust e calcolo degli onorari: sanzioni al Consiglio del Notariato e non ai notai lituani
I notai membri della loro associazione professionale – come è nella specie, il Consiglio del Notariato della Lituania – non possono essere sanzionati individualmente perché tale associazione ha assunto decisioni suscettibili di alterare o restringere la concorrenza nel diritto dell’Unione europea. Lo ha dichiarato la Corte di Giustizia Ue con la sentenza Lietuvos notarų rūmaidecisioni del 18 gennaio 2024 (C‑128/21), dopo aver chiarito che le norme adottate dal Consiglio del Notariato della Lituania (che deve essere considerato alla stregua di un’associazione di imprese) per uniformare il modo in cui i notai calcolano l’importo degli onorari fatturati per lo svolgimento di talune loro attività costituiscono restrizioni della concorrenza «per oggetto», vietate dall’art. 101TFUE. Secondo i giudici europei, in particolare, i notai stabiliti in uno Stato Ue devono essere considerati «imprese» ai sensi dell’art. 101TFUE sulla concorrenza quando esercitano, in talune situazioni, attività consistenti nell’approvazione di operazioni ipotecarie, l’apposizione di formule esecutive, la predisposizione di atti notarili, l’elaborazione di progetti di operazioni, consultazioni, la prestazione di servizi tecnici e la convalida di contratti di permuta, in quanto tali attività non si ricollegano all’esercizio di prerogative dei pubblici poteri.