La stazione appaltante, in caso di aggiornamenti retributivi, deve valutare i costi in sede di verifica dell’offerta
La sopravvenienza di aggiornamenti retributivi in pendenza del subprocedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta deve necessariamente condurre la Stazione appaltante ad una valutazione di attendibilità dell’offerta anche con riferimento agli adeguamenti tariffari medio tempore intervenuti senza che, al riguardo, possa invocarsi il principio del tempus regit actum, tanto in ragione dell’inderogabile applicazione dei ridetti aggiornamenti ai rapporti di lavoro interessati dall’esecuzione della commessa nonché della ratio sottesa al subprocedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta. Lo stabilisce il Tar Calabria, sentenza 7 aprile 2025, n, 243.