Perquisizioni: estese allo studio notarile le garanzie previste per gli studi professionali
Pronunciandosi su un caso “slovacco” in cui si discuteva della legittimità del provvedimento di perquisizione e sequestro disposto nei confronti di un notaio indagato per appropriazione indebita aggravata, la Corte EDU ha ritenuto, all’unanimità, che vi fosse stata la violazione dell’articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il caso, come anticipato, riguardava una perquisizione svolta all’interno dello studio notarile del ricorrente effettuata nel 2021 dalla Camera dei Notai della Slovacchia, mentre quest’ultimo era in congedo per malattia a seguito del suo presunto rapimento per un riscatto di 4 milioni di euro. La polizia aveva anche perquisito un’abitazione vuota appartenente al ricorrente. Entrambe tali perquisizioni e una successiva perquisizione della sua abitazione, riguardavano una presunta appropriazione indebita. Da allora il ricorrente è sotto inchiesta per appropriazione indebita aggravata e il procedimento è ancora in corso. La Corte EDU, nell’accogliere il ricorso, ha ritenuto che la perquisizione dello studio del notaio e della sua abitazione nonché il sequestro dei suoi dispositivi elettronici fosse illegittimo.