La visione complessiva dell’illecito edilizio dopo il Decreto Salva Casa 2024

La valutazione dell’abuso edilizio presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate e non si può scomporne una parte per affermarne la sanabilità, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non dal singolo intervento a sé stante bensì dall’insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni. Lo stabilisce il Tar Lazio, sez. II quater, sentenza 25 agosto 2025, n. 15732.

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